Gesù al ritorno dei suoi li chiama in disparte e offre:
a. Un viaggio in barca. Non toglie il movimento al riposo, ma insegna a riposare muovendosi. Luce, rigenerante; aria, soffio vitale nell’attraversare il lago, brezza leggera che accarezza e ristora, che spinge e gonfia desideri e progetti. Un viaggio anche interno per osservare l’orizzonte esterno e ritrovare coraggio.
b. Uno spazio solitario. Un luogo di riposo dalle relazioni. Lavorare è faticoso, ma ciò che stanca è sostenere comunicazioni cariche di tensioni, incomprensioni, rivalità, gelosie, giudizi, discriminazioni, ecc.
c. Un tempo di verifica. Stolto è l’uomo che lavora senza direzione, senza mani sicure sul timone, ma peggio ancora è lavorare inutilmente o fraintendere e tradire il progetto iniziale. Gesù ha inviato i suoi non per gestire un potere ma per offrire un servizio a favore dei fratelli. Chi lavora ha compiti di responsabilità, e può essere soggetto alla tentazione di abusare della propria posizione e servirsene per imporsi, per favorire interessi personali o familiari. Gesù offre un tempo di verifica per correggere intenzioni e motivazioni.
d. Riposo. “Gesù disse ai suoi discepoli:‘Venite in disparte e riposatevi un po’”(Mc 6,31). Il lavoro stimola molti, ma il riposo ti ricorda di correggere ogni bramosia di accumulo, di non identificarti solo con il lavoro. Cercare la comunione con Lui è fonte di ogni pace.
e. La Sua Voce. Le vacanze sono un’occasione per una buona lettura, un po’ di silenzio, una buona compagnia. Gesù accompagna con la Sua voce per mantenere vigile il nostro ascolto, per istruirci. Un aggiornamento continuo per essere efficaci di fronte alle continue prove e urgenze della vita.
f. Raccontare. “Gli apostoli gli riferirono tutto quello che avevano fatto e compiuto” (Mc 6,30). Stare con qualcuno, vuol dire trovare uno spazio per raccontare ciò che si è fatto e vissuto. Un archivio di esperienze per lasciare ad altri la ricchezza del percorso, e offrire la possibilità di completare e correggere quanto operato.
g. Una riva. Gesù con la barca approda e arriva dove c’è la folla che li attende. L’uomo nuovo è ricercato perché espressione di speranza. Ricorda: senza preghiera e intimità con il Signore non si riesce a perseverare a lungo e non si approda a nulla.
h. Commozione. “Sbarcando vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore” (Mc 6.34). Ci mostra una sensibilità da non perdere. Avere dei calli è segno del tuo impegno, ma nel tempo possono impedirti di avvicinare con cura e grazia i cuori, i dolori, le esigenze di chi più soffre.
“E si mise ad insegnare loro molte cose”.Sono convinto che l’uomo istruito nello Spirito, l’uomo consapevole della sua vocazione, diventa un uomo sano, sapiente, libero da corruzione e ordinato nel suo agire, nelle sue parole, vero strumento di pace e di amore.
d. Andrea