La comunità che si gloria dei suoi “eroi” e prova rifiuto e ostilità per i peccatori come se fossero rami secchi, frutti marci, un “disonore” per tutta la famiglia, mostra di aver assimilato i criteri di questo mondo, non quelli di Dio che si innamora degli ultimi, di coloro che non contano.
Identica è la prospettiva di Gesù che pone la sua attenzione agli ultimi, agli esclusi, ai piccoli. Sono il tesoro di Dio, la perla preziosa da ritrovare, ciò per cui vale la pena investire risorse ed energie per perlustrare ogni angolo del mondo, il gioiello che riempie di gioia incontenibile chi lo trova (Mt 13,44-46).
Ho camminato con un bel gruppo di ragazzi quest’estate, perle preziose del Signore. Mi chiedo sempre in questo movimento, quanto come educatore sono chiamato ad insegnare e quanto invece ad accogliere e ad imparare da loro. Ogni passo cerca una direzione e un ritmo, un compagno con cui stare. E’ facile procedere con chi è agile, attento, responsabile, obbediente, veloce e disponibile. Ma come reagire e procedere con chi è smarrito, lento quasi bloccato, debole, presuntuoso, distratto, inaffidabile. Ho camminato con un ragazzo spesso isolato o emarginato, ma ricchissimo nello spirito, una sensibilità rara e discreta. Un folle per il mondo, quasi scollegato dalla realtà e dai suoi protocolli, ma radicato nell’amore, unito alla natura, attento ai dettagli. Mi ha raccontato della sua fede come in pochi hanno fatto. Raramente nei libri ho trovato parole ed energie simili. Non ha nascosto le sue debolezze e con cuore umile accettava passi nuovi.
Ho camminato con chi ha già abusato della libertà senza direzione, feriti dal giudizio del mondo e derubati dai piaceri che svuotano. Ho ascoltato la voce di chi desidera incontrare qualcuno che ama, qualcuno che ascolta, qualcuno che si lascia coinvolgere con compassione nelle miserie delle anime. Tesori segreti custoditi con paura per evitare diffamazione e solitudine. Perché la diffamazione può annientare un uomo – “Un colpo di lingua rompe le ossa” (Sir 28,17) – può uccidere un fratello, rovinare una famiglia, spezzare un rapporto di coppia.
Ci sono emarginati, piccoli, deboli esclusi dal mondo, che cercano istruzione ma ce ne sono molti altri istruiti dalla vita e dallo Spirito del Signore che rivelano i tesori di Dio. Sono le tracce di quella sapienza che il Signore ha disseminato nel cuore degli uomini, tracce che se rimangono isolate e discriminate non contribuiscono a ricomporre la mappa del tesoro. Il Signore ci chiede di camminare insieme con tutti, non solo con chi è veloce, con chi è vincitore. Potremmo trovarci con molti trofei e titoli, con molti successi e prestigio ma non essere appagati nel cuore.
Gesù ci chiede di ritrovare quello che abbiamo perduto tutti: la comunione con Lui e con gli uomini, vero tesoro per il nostro cuore. Ogni separazione, ogni esclusione è un fallimento. Non ci chiede di piacere a tutti, di accogliere tutto, ma di mantenere vivo il desiderio di fare qualche passo insieme.
d. Andrea