5 ciottoli

Switch to desktop
24 Gen

IV^ Domenica T.O. - anno A  2023

Per grazia e per fortuna l’uomo ama il gioco. Fin da bambino l’educazione passa prima di tutto attraverso il giocare. E così, divertendosi si accoglie la novità, si esplora la vita. Si può giocare attivando il corpo, per mantenerlo in armonia e nella sua tonicità. Altri preferiscono giocare con le parole, dalla poesia alla pubblicità, dalla musica alla letteratura, dalla terapia per guarire alla maldicenza per ferire.

Lo spirito che usiamo, fa poi la differenza nelle regole del gioco. Si può giocare con uno spirito agonistico per il piacere di mettersi alla prova; con lo spirito competitivo per prevalere su altri; con lo spirito dell’ironia per alleggerire le tensioni del gioco. Le parole e le azioni in campo ovviamente cambiano, perché perseguono obbiettivi diversi.

C’è chi gioca d’azzardo rischiando con la vita propria e altrui, rifiutando regole e confini che danno il senso profondo al gioco stesso. C’è chi gioca con la vita, rischiando e trascurando i limiti che la vita ci consegna noncuranti delle conseguenze. C’è chi gioca nel posto sbagliato, con il telefono in mano mentre è alla guida, al lavoro, a scuola, o nelle chiese perdendo la percezione del motivo e del luogo in cui si trova. C’è chi gioca con le persone, rifiutando relazioni profonde e ogni forma di verità. C’è chi gioca con il potere per trarne vantaggio personale speculando sui deboli e decretando guerre senza confine. C’è chi gioca per farsi amici che rimangono tutta la vita

Il gioco coinvolge, ipnotizza, crea tifoserie e ideologie, sposta mercati ed economie, crea incontri e scontri, ma è pur sempre un luogo sacro perché offre gioia ed eccitazione, quella felicità che l’uomo non cessa di cercare. Come un tesoro prezioso si fa trovare a chi non smette di avere speranza oltre le delusioni e le sconfitte, oltre le tenebre del mondo e le sue ingiustizie.

Anche Dio ha rivelato il suo gioco nel tempo e nella storia agli uomini. Non si è limitato a consegnare delle buone regole – comandamenti - perché i suoi figli abbiano un riferimento affettivo chiaro: “Io sono il Signore, tuo Dio […]: Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio” (Es 20,2-9).

Ma è nelle beatitudini che ci ha consegnato il vero gioco, per vivere in profondità, consapevolezza e in piena fiducia con il Padre, ogni istante della nostra vita. Qui si vince anche se si perde, qui si trova pace anche in luoghi di conflitto, qui si eredita anche senza possedere nulla, qui si incontra qualcuno anche se il mondo ti lascia solo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi” (Mt 5,3-12).

d. Andrea

Altro in questa categoria: « INCIPIT INCONTRARE »