A volte è proprio quel “vuoto”, che scartiamo e allontaniamo. Riempiamo ogni momento della nostra vita con il materialismo e l’attivismo, nella speranza estrema di conquistare un riconoscimento che ci dia pace, di possedere qualcosa che ci dia l’esclusiva della gioia o peggio ancora, ci lasciamo stordire e omologare fino a spegnere ogni domanda sul senso del nostro agire.
Oggi qualcosa sembra cambiare: c’è una crescente sensibilità per riciclare ciò che scartiamo. Perché non farlo anche per il nostro spirito. E’ vero, questo è il tempo che molti definiscono dell’usa e getta, del mordi e fuggi, dello spreco e della superficialità … ma è anche il tempo per ricostruire in maniera più ecologica, per riconvertire soluzioni obsolete, per ritrovare l’essenziale della nostra gioia.
“Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,1-5).
Quando passo tra gli alberi da frutto non sempre riesco a riconoscerli, a distinguere la loro origine e il frutto che produrranno. Resto meravigliato ogni anno dalla loro fioritura, e attendo sempre con gioia le primizie della stagione. La pianta è come un Padre, con radici solide e alto fusto. I fiori come il Figlio, che ci consegna lo stupore e la bellezza della vita. Vita breve quella fiori, come lo è stata quella di Cristo, ma sufficiente per consegnarci la possibilità di credere con fede in una nuova economia di salvezza, in nuovi frutti.
La fede sembra una realtà sospesa nel vuoto, come la palla di prima che rimbalza nel tempo e nella storia. Per molti sembra non toccare mai terra, sembra lontana dalle urgenze e dalle prove quotidiane. Ma solo la fede riempie il vuoto e restituisce la vera speranza nell’amore.
L’amore è come le api. Cercano il fiore per impollinare in attesa dei frutti. Le ali delle api vibrano e producono una frequenza precisa che permette l’impollinazione. E’ come lo Spirito Santo che feconda ogni cosa per ottenere il miele, il dolce sapore della vita.
Abbiamo avuto il coraggio di scartare molte cose della nostra vita. Molte di esse le abbiamo ben nascoste nell’armadio personale, perché credevamo non fossero utili. Fanno parte di quel mistero che il Signore è venuto a salvare. La chiesa rivela un volto Trinitario di Dio, senza scartare nulla. Potremmo avere poca familiarità con le tre persone, per competenze e tipo di presenza. Ma ognuna di esse ci consegna una frequenza e un tempo di maturazione della nostra vita.
“Salvati dal vuoto per la fede, noi siamo in pace con Dio perché non lo scartiamo più dalla nostra vita per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo … abbiamo mediante la fede, l'accesso alla grazia, all’amore gratuito che ci da speranza. E non solo: impollinati dallo Spirito Santo ci vantiamo nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce il frutto della pazienza”.
d. Andrea