III^ domenica di Avvento 2014 - anno B
Quando entri in un bar per prendere un caffè, non entri solo per questo, ma cerchi un luogo in cui chi lo prepara, ti offra anche la sua attenzione, il suo sorriso. Quando entri in un negozio per acquistare qualcosa, non entri solo per prendere quello che ti serve, ma cerchi attenzione e un sorriso che ti accolga. Ecco perché in oriente si afferma che il “negozio” lo fa l’accoglienza, il sorriso, la gioia. I prodotti ce li hanno tutti, la gioia invece va cercata.
I^ domenica di Avvento 2014 - anno B
Innamorarsi è una delle esperienze più incisive per la nostra vita. E’ come accedere a mondi sconosciuti, un grande viaggio nel mistero del nostro cuore e di quello di chi si ama. Nell’innamoramento si attiva tutto l’essere, si risvegliano desideri e forze mai usate in altre ambiti della vita. Tutto sembra acquistare senso perché ogni cosa pensata e compiuta è rivestita di gioia. Ecco perché quando manca l’innamoramento è tanto profondo il desiderio di ritornare in questo stato. Non è solo nostalgia di bei momenti, ma è un bisogno dello spirito di trovare il modo di affrontare il presente, di trovare la forza per resistere alle prove e alle fatiche della vita. Quante speranze deluse però, quante disillusioni, quanti tradimenti, quante finzioni, quanta confusione quando si decide di amare.
XXXIII domenica T.O. - anno A - 2014
La prudenza è la virtù che dispone l'intelletto all'analisi accorta del mondo reale circostante ed esorta la ragione a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene, scegliendo i mezzi adeguati per compierlo. La prudenza è la « retta norma dell'azione », scrive San Tommaso D'Aquino sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura.
TUTTI I SANTI - XXXI DOMENICA
MESSAGGIO
L’era digitale ha cambiato la nostra comunicazione. Ha concesso collegamenti tra le persone impensabili fino a pochi anni fa. Una comunicazione che sta cambiando la gestione delle relazioni, il nostro lavoro, le nostre scuole, i nostri viaggi, la nostra economia, ma che può diventare anche via di impoverimento quando si perde il coraggio di incontrare le persone, di rivelarsi e raccontarsi realmente. Peggio ancora questa via di comunicazione può diventare una “trappola” per i più sprovveduti, per coloro che confondono l’illusione (o virtuale) con la realtà. Di questa tecnologia i giovani ne sono ipnotizzati, gli anziani forse spaventati, legati ancora al “passaparola”. Io stesso ho impiegato del tempo per adattarmi ai nuovi sistemi di comunicazione. L’analisi potrebbe continuare e potremmo fare molte critiche su questi cambiamenti, di fatto è uno spazio nuovo che ha bisogno di direzione, di conversione. Condivido con voi un messaggio che è arrivato sul mio smartphone (o cellulare).
XXIX domenica T.O. - anno A - 2014
L’uomo non vive da solo, è parte di una società civile e cresce quando riesce a stabilire relazioni di collaborazione con gli altri. Dal bisogno di organizzare la convivenza deriva la necessità di determinare diritti e doveri, di darsi istituzioni, di fissare modi e forme per contribuire al bene comune. Belle parole! In verità tutti sappiamo quanto complicate e fragili siano le nostre relazioni, perché ognuno di noi si pone obiettivi diversi, modi diversi per raggiungerli; c’è chi pretende favori, chi vuole tutto e subito rifiutando un percorso graduale di maturità, chi rivendica privilegi e diritti, chi vede in ogni uomo un rivale e le tensioni sorgono inevitabili.