XIII^ domenica T.O. anno C – 2019
Negli ultimi secoli sembra che il cristianesimo sia stato ridotto a “dottrina” e a “morale”, in altre parole a buoni principi e a tutti i criteri per osservarli, pena la condanna e la schiavitù. Se in parte è vero che il cristiano riceve dal vangelo, degli insegnamenti e una disciplina di vita, san Paolo ricorda anche: “Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù..Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l'amore siate invece a servizio gli uni degli altri”(Gal 5,1.13). La libertà conosce la dottrina, si fa umile e obbediente alla “Parola”, ma ci viene donata prima di tutto per amare. Chi? “Il cristianesimo è Cristo” (cfr. Romano Guardini), la sua persona, che incontriamo nella carità a favore degli uomini. E’ il momento cruciale della nostra vita, quando liberati da questo incontro-esperienza, facciamo della nostra vita un servizio all’uomo.
SS.ma Trinità – 2019
Continua a rimbalzarmi nella mente in questi giorni questa parola: scarti! Tra un rimbalzo e l’altro questa parola resta sospesa in aria, ci lascia spazio per indagare dentro il vuoto, dove non c’è un vero contatto con la terra, ma la parola continua ad esistere tra un punto di appoggio e il successivo.
Ascensione del Signore – Anno C - 2019
In ambito spirituale la parola “gravità” ci rimanda subito al peccato, al rimprovero, all’errore, alla colpa. Ancora oggi questa parola potrebbe essere usata per segnalare prossime calamità a compimento di antiche profezie, o per denunciare un reato, ecc...