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ABBANDONO

Pubblicato in Riflessioni

Domenica Ascensione 2015

Quante attese nella nostra vita. Quante sono pericolose o deluse? Una buona parte della nostra esistenza è guidata dal soddisfare le attese di chi ci è accanto. Per un bisogno di amore, di protezione, di riconoscimento, soddisfare le attese che molti pongono in noi, è prioritario. Tutto è compiuto per ridurre una paura nascosta “dentro”, per evitare una situazione insostenibile: l’abbandono. Toglie il fiato e il sonno pensarci senza qualcuno vicino con cui condividere il cammino. Credo che all’origine dell’aggressività ci sia quella che viene definita “sindrome dell’abbandono”, un nome che gli specialisti usano per raccontare le ferite e la fatica di chi si ritrova confuso nei suoi sogni e lontano dall’amore delle persone in cui ha posto la fiducia.

V domenica di Pasqua 2015

Oggi entri nei grandi supermercati e non sai più che stagione sia. C’è sempre tutta la frutta che vuoi, anche quella “fuori stagione”. Arriva da lontano e di sicuro non viene chiamata frutta a chilometri zero se ha fatto tanta strada. Non sapremo mai quali trattamenti ha subito per mostrarcela tanto bella. Si è perso però  l’attesa della “primizia”, del frutto di stagione riassaporato dopo tanto digiuno di colori e gusto. E così lentamente ci siamo lasciati abbagliare dalla quantità e varietà dell’offerta, trascurando la qualità di ciò che mangiamo.

III domenica di Pasqua 2015

E’ sempre difficile parlare del nostro io “profondo”. Si affrontano volentieri molti argomenti con gli amici o con chi condivide con noi il cammino della vita. Ma raccontare ciò che accade “dentro”, richiede coraggio, maturità, forza, davanti ad inevitabili rischi di derisione od esclusione. Anche perché credere non è una cosa marginale. Credere vuol dire scegliere una direzione, accettare un  compito. La pasqua per il credente non  è solo un lieto messaggio di salvezza ma: “Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni ” (Lc 24,46-48).