5 ciottoli

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Strumenti a servizio della vita, uniti dal desiderio di condividere i nostri limiti e le nostre risorse come via di aiuto e di salvezza per altri uomini.

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Testi di riferimento: Siracide 27,30;28,1-9;30,21-25

Sir 28,1: Chi si vendica presso il Signore troverà vendetta e (il Signore) terrà custoditi i suoi peccati. La vendetta nasce dalla decisione di infliggere una punizione per il torto subito, è la scelta di reagire  all’ingiustizia percepita ricompensando il colpevole come merita.  La nostra mente, di fronte al torto, è sempre tentata dalla reazione violenta, forte della convinzione che sia giusto, legittimo e perfino utile al bene, punire l’altro per quello che ha fatto. Il tipo di punizione e la modalità vengono decise quasi sempre arbitrariamente, in base alla quantità e al grado di rabbia che si prova per ciò che è accaduto.

2^ domenica di Pasqua – anno A – 2014

Cambiano le mode e i tempi ma per le grandi occasioni si indossa l’abito più bello, più elegante. Attraversiamo tutti l’età della ribellione, della pretesa di essere diversi esagerando nella stravaganza del vestire o nel bisogno opposto di indossare capi “firmati” per essere accettati credendo erroneamente di elevarci su altri. L’abito migliore, quello che viene indossato quando ci si reca in chiesa è detto, nella lingua popolare portoghese: “vestito per vedere Dio”. Questa espressione nasce dalla convinzione che, di domenica, la comunità in festa si raduna per “vedere il Signore”.

Palme e Pasqua 2014

E’ come un biglietto da visita. Con pochi passi e sguardi non c’è studente al mondo che non sappia valutare l’ingresso in classe di un insegnante, di chi è, di come insegnerà e del clima che si instaurerà durante le sue lezioni. Sono i nostri atteggiamenti più che le parole che rivelano agli altri chi siamo e come siamo. Le parole usate andranno solo a confermare l’idea già fatta inizialmente.

Sapienza 1,1

Amate la giustizia giudici della terra

Pensate del signore in bontà 

E in semplicità di cuore cercatelo

 

Il cammino della vita è fatto di innumerevoli sentieri. Ogni giorno troviamo incroci di fronte ai quali si sceglie che direzione prendere e da che parte andare, bivi che ci allontanano da un posto e ci avvicinano ad un altro.  Percorriamo vie larghe e trafficate che conducono a mete conosciute, o sentieri non tracciati dalla destinazione ignota. Deviazioni che ci portano a prendere strade non previste o viottoli sicuri che abbiamo sempre percorso.  L’uomo viaggia, nella terra e dentro se stesso, prende direzioni, individua mete, sceglie delle strade e ne scarta altre. Nessun viaggio è predefinito e ogni cambiamento di rotta è un cambio di destino. Il libro della Sapienza inizia con un passo che indica come viaggiare sulla terra e dentro al proprio cuore, su cosa basarsi quando si sceglie per orientare il cammino verso terre di luce e allontanarsi da luoghi di dolore e tenebra.