IV^ domenica di Pasqua – anno A – 2014
Ho un amico che dorme in piedi. Quando è stanco qualsiasi posizione è buona per riposare. Ovviamente si cerca sempre una comodo letto quando si vuole dormire. C'é chi lo acquista morbido, chi lo trova rigido come una tavola, chi su un “castello”, chi si appoggia per terra.
Anticamente i pastori d’Israele radunavano il loro gregge dentro l’ovile; armati di un bastone vegliavano a turno durante la notte, ma in verità si stendevano per terra davanti l’ingresso del recinto, che non aveva porta, e diventavano loro stessi “la porta”. La loro presenza era sufficiente per impedire a ladri e briganti di rubare le pecore del gregge.
II Domenica di Quaresima – Anno A – 2014
“Vattene!”, lo dicono in molti dopo essere stati traditi. La ferita subita provoca un rifiuto, un desiderio di allontanamento dalla persona che ha causato un dolore insostenibile. E’ l’espressione usata per manifestare verbalmente che la soglia di sopportazione del cuore è superata e non si riesce ad offrire misericordia e amore.
VI domenica T.O. anno A
Ho sempre sentito dire fin da piccolo che demolire costa meno che ristrutturare. Sarà per una questione economica o per un fattore culturale ma spesso la tentazione è quella di fare piazza pulita del vecchio. Possiamo demolire o ristrutturare edifici, ma anche le idee e le vite delle persone. Cosa ha fatto Gesù con l’umanità che ha incontrato? Ha ristrutturato o demolito con il suo messaggio, con il suo agire?
Presentazione del Signore (2 febbraio 2014)
Vorremmo vederlo. Vorremmo vedere un segno qualche volta. Una risposta, una scelta, una conferma a tutte le promesse, a tutte le parole annunciate e ascoltate. E’ così con gli uomini, ma soprattutto con Dio.
II^ domenica T.O. anno A - 2014
Cominciano da piccoli a darci un nome per chiamarci, per presentarci ad altri, per catturare la nostra attenzione ed istruirci. Un nome che ci distingue, un nome che scandisce ritmi e tappe della vita. Un nome che diventa nel tempo motivo di ansia e tensione quando, inseriti nel mondo educativo e scolastico, è occasione di verifica e di giudizio. Un nome che diventa motivo di prestigio se esprime una carriera e un successo raggiunto. Un nome che è motivo di vergogna e di scandalo se manchiamo il bersaglio della vita. La vita ci chiama a dare risposte, a scegliere per manifestare direzione e desideri. Qualcuno chiama questo percorso progetto di vita, altri vocazione. Resta il fatto che la vita “chiama”, ci interpella, per affidarci gradualmente compiti e responsabilità. Chi rifiuta di rispondere, lentamente muore, lentamente perde il sapore della vita.
8 Dicembre 2013
C’è un modo di presentare la figura di Maria che scoraggia invece di animare. E’ indicata come la donna assolutamente inimitabile, esentata dal peccato originale e dalle sue drammatiche conseguenze, e questo non per merito suo, ma per singolare privilegio divino, confermata in grazia, preservata dal commettere errori, benedetta in ogni sua opera. Ci chiediamo: noi cosa abbiamo in comune con Lei?
XXVI domenica T.O. anno C
Quale economia troviamo nella Sacra Scrittura? Quali sono le sue strategie di marketing? Su chi e che cosa investire per ottenere un buon guadagno?
Vi fu un tempo in cui Dio sembrava alleato dei ricchi: il benessere, la fortuna, l’abbondanza dei beni erano considerati segni della Sua benedizione. La prima volta che nella bibbia compare la parola “argento/denaro” è riferita ad Abramo. Egli era molto ricco di bestiame argento e oro. Così sarà per Isacco benedetto nei suoi raccolti, Giacobbe benedetto nel suo bestiame. La povertà era considerata un disonore, segno di pigrizia, di ozio e sregolatezza.
Con i profeti avviene un capovolgimento di prospettiva e si comincia a capire che i beni accumulati possono essere anche frutto di lavoro poco onesto, di violazioni dei diritti dei più deboli.